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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Non basta commemorare il passato

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Oggi è il giorno della Memoria. Il mio prof di italiano ci invitava sempre a fare collegamenti, perché la storia non è morta e defunta, ammuffita nelle pagine di un libro, diceva, ma ha sempre legami col presente, è viva e vegeta, insegna e permea ogni cosa. Ci invitava a tessere legami tra passato, presente e futuro e legami tra discipline. Ci invitava ad avere mente elastica e non a compartimenti stagni. Solo così, diceva, potremo evitare gli errori del passato e migliorare come specie. Però attualmente vige una strana forma di purismo. Nessuno può più fare collegamenti. Nessuno può parlare della discriminazione presente, oppure viene accusato di lesa memoria. Secondo i puristi è vietato fare collegamenti o anche solo provare un certo imbarazzo perché: 1) non c'è alcuno sterminio in atto 2) se proprio vogliamo impietosirci per qualche discriminazione, allora si può fare solo per le minoranze discriminate per nascita e non per scelta. 3) non è discriminazione se giustificata da un

Da Amnesty International al Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB): preoccupazioni sull'Italia

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  Amnesty International, il 14 gennaio 2022 ha espresso preoccupazione riguardo alla gestione della pandemia e della campagna di vaccinazione in Italia:  "Per quanto riguarda il Green Pass rafforzato recentemente approvato, deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure (..) In ogni caso, Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni. " Per quanto riguarda lo stato di e mergenza, " Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere a

Biciclettata contro ogni discriminazione

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 da Pressenza:  Biciclettata del gruppo “Ecopacifisti contro il Green Pass di Faenza”, da Faenza a Castelbolognese, 7 km andata e 7 ritorno, per portare un messaggio di pace, accoglienza, ecologia e non discriminazione. Pranzo al sacco presso il prato dell’antico Mulino Scodellino e musica e canti popolari. La storia insegna, ma non si ripete mai uguale a se stessa. La storia è maestra, ma spesso ha cattivi allievi. Siamo noi a dover discernere, a capire i segni dei tempi, i campanelli d’allarme. Siamo noi a dover resistere al pericoloso meccanismo psicologico del branco scagliato contro una minoranza. Meccanismo che si ripete nei secoli dei secoli, con bersagli e modalità sempre diverse. Siamo noi a dover cogliere la pericolosità dell’escalation. E ad opporci anche con i nostri corpi. Siamo noi a dover allenare la mente al pensiero critico, alla disobbedienza agli ordini ingiusti, alla tolleranza, alla biodiversità, al vero antifascismo (e non solo quello di facciata). Siamo noi a dov

Sit in con Patrizia Gentilini a Faenza

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Continuano i sitin pacifici di protesta e dialogo a Faenza. Il Comitato autorganizzato "Ecopacifisti contro il Green Pass" di Faenza, ha organizzato sabato scorso (8 gennaio) in Piazza del Popolo, un sit in pacifico di protesta contro il Green Pass, contro ogni discriminazione, contro ogni repressione, contro l'obbligo vaccinale e contro lo stato di emergenza. Per la democrazia, per la pace, per i diritti umani, per la libertà dell'arte e della scienza, per l'accoglienza di cure e culture diverse. con la testimonianza di Patrizia Gentilini (medico oncologo componente del CMSI Commissione Medico Scientifico Indipendente www.cmsindipendente.it ) che ci ha parlato di rischi e benefici dei vaccini anti Covid, stili di vita e danni derivanti dall'inquinamento. Ci troviamo in un momento storico critico, con un governo sempre più autoritario che continua a varare decreto dopo decreto, settimana dopo settimana, senza neppure aspettare gli effetti del precedente. Il

Quanto è libera una stampa non indipendente?

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La stampa dovrebbe essere il “quarto potere”, quello che dovrebbe vegliare sui tradizionali poteri legislativo, esecutivo, giudiziario. Ma se poi la stessa stampa è controllata da lle holding degli editori, delle banche, dai fondi di investimento finanziari, dagli sponsor pubblicitari, nonché da contributi governativi, quanto può essere libera di vegliare sugli altri poteri e criticare? L'Italia non ha mai brillato per libertà di stampa, e lo sappiamo da anni (a ttualmente rimaniamo al 41 posto nella graduatoria mondiale stilata da Rsf Report senza Frontiere). In Italia, il 53,29% delle copie vendute a gennaio 2021 sono controllate da soli 4 gruppi editoriali : GEDI Gruppo Editoriale, RCS MediaGroup, Caltagirone Editore e Editore Nazionale. Se consideriamo invece solo i giornali che hanno una diffusione superiore a 50.000 copie (65,39% del totale delle copie vendute) questi quattro gruppi ne controllano ben 10 su 13. Questo accentramento mette a rischio la pluralità e l’indipenden