Sit in con Patrizia Gentilini a Faenza

Continuano i sitin pacifici di protesta e dialogo a Faenza. Il Comitato autorganizzato "Ecopacifisti contro il Green Pass" di Faenza, ha organizzato sabato scorso (8 gennaio) in Piazza del Popolo, un sit in pacifico di protesta contro il Green Pass, contro ogni discriminazione, contro ogni repressione, contro l'obbligo vaccinale e contro lo stato di emergenza.

Per la democrazia, per la pace, per i diritti umani, per la libertà dell'arte e della scienza, per l'accoglienza di cure e culture diverse.
con la testimonianza di Patrizia Gentilini (medico oncologo componente del CMSI Commissione Medico Scientifico Indipendente www.cmsindipendente.it) che ci ha parlato di rischi e benefici dei vaccini anti Covid, stili di vita e danni derivanti dall'inquinamento.





Ci troviamo in un momento storico critico, con un governo sempre più autoritario che continua a varare decreto dopo decreto, settimana dopo settimana, senza neppure aspettare gli effetti del precedente. Il Parlamento è esautorato, costretto solo a firmare i decreti blindati dalla fiducia.
Si fa sempre più dura la repressione verso una minima parte della popolazione che per motivi etici, politici, sanitari sceglie di non vaccinarsi. Mai nella storia della Repubblica italiana una minoranza della popolazione era stata umiliata e repressa con tale durezza e cinismo. La democrazia e lo stato sociale non erano mai stati messi così a rischio.
È in atto una vera e propria apartheid, che impedisce a milioni di persone (bambini, ragazzini, adulti, anziani) di prendere i mezzi pubblici, lavorare, andare all'università, fare sport, entrare in una biblioteca, in un bar, in un ristorante, in un cinema, in un teatro, assistere ad uno spettacolo, e (ben presto con il nuovo decreto) sarà anche impedito loro di entrare in ogni pubblico ufficio, poste o banche, servizi alla persona e negozi non alimentari...
Una vera e propria macelleria sociale, con dubbi benefici sanitari.
Lo stato di emergenza viene prorogato da oltre 2 anni, e non se ne vede la fine.
E mentre si fa la guerra ad una minoranza di cittadini inermi, umiliati e privati di tutto, non si fa nulla contro le multinazionali che inquinano, contro le fabbriche di morte come l'Ilva, contro lo smog che come ogni inverno è alle stelle e così tanto devasta la salute pubblica. Anzi si continua a inquinare e cementificare, estrarre gas e ampliare autostrade. E nel frattempo il banchiere/primo ministro Draghi procede alla privatizzazione di ogni ambito dei beni comuni.
E nel frattempo i profitti e il potere delle Big Pharma e delle più potenti multinazionali e fondi di investimento del pianeta crescono in modo vertiginoso.
Una guerra contro cittadini inermi giustificata per "motivi sanitari".
Ma ormai è chiaro che il vaccino non è l'unica via utile da perseguire, incapace com'è di prevenire il contagio, un vaccino/farmaco che perde efficacia dopo pochi mesi. Più ragionevole sarebbe lasciare il vaccino facoltativo, senza ricatti, e rendere il tampone antigenico gratuito, aumentando e migliorando le cure domiciliari, mettendo al centro della lotta al Covid la medicina di base, che invece è stata duramente affossata in questi due anni.
Il governo, guarda caso, ha destinato alla sanità l'ultima voce di spesa nel PNRR.
Come tutte le guerre e come tutti i "bombardamenti umanitari", anche questo (scagliato contro i famigerati "novax") si nutre di retorica e di propaganda. Nonostante i media continuino a dire che gli ospedali "scoppiano" di novax, il dato reale vede le terapie intensive e i normali ricoveri sotto la soglia critica, occupati al 15/20% (dati Agenzia Nazionale Servizi Sanitari).
Una guerra "umanitaria" del tutto ingiustificata (come ogni guerra), necessaria solo a trovare un comodo capro espiatorio sul quale convergere lo scontento delle masse.
Per fortuna la comunità scientifica dibatte, perché la scienza non è dogma. Parte della comunità scientifica indipendente ha infatti organizzato un importante convegno (a Roma 3/4 gennaio) e diramato un appello, al quale ci uniamo.
"Mettere in dubbio, con l’onere della prova, verità date per scontate non è un atteggiamento antiscientifico. Al contrario, qualsiasi censura del dibattito scientifico è controproducente per il pensiero scientifico stesso." (https://cmsindipendente.it/appello)
Noi, come ecopacifisti, ci appelliamo a quei compagni di lotte ambientali e sociali, e chiediamo che sia rispolverato e messo in pratica quello slogan tanto caro anni fa...
Abbiamo fiducia che l'umanità e la saggezza vinceranno ancora.

Commenti

Post popolari in questo blog

Per un cammino radicalmente ecologista e non violento

Quanto è libera una stampa non indipendente?

Abbiamo iniziato a credere e abbiamo rinunciato a pensare. Riflessione di Lorenzo Poli