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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Cittadini, cittadine d’Europa: che fare?

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Nell’urgenza di ciò che sta accadendo in Ucraina, e dopo due anni di fiaccante emergenza pandemica, sentiamo il bisogno di condividere queste brevi considerazioni schematiche, che valgono come campanello d’allarme di fronte all’ennesima semplificazione manichea e binaria di problemi complessi cui viene ridotto il dibattito pubblico europeo.  Coloro che oggi adottano lo schema unilaterale amico/nemico e bene/male, tanto a difesa dell’Ucraina quanto a difesa della Russia, non si rendono conto del fatto che ogni guerra è la soluzione sempre sbagliata e sempre controproducente   a problemi reali   e quindi   complessi   che è ridicolo ridurre alla “cattiveria” o alla “follia” di singoli, meno che mai di interi popoli.  Comportamenti aggressivi o irrazionali, peraltro, non andrebbero mai ricondotti a qualità identitarie intrinseche di chi li compie, perché sono sempre il frutto di dinamiche relazionali di cui fa parte anche chi li osserva e interpreta come tali. Comprendere la crisi ucraina

Da una crisi all'altra...

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Da una crisi all'altra. Per la pace e contro ogni discriminazione. Domani a Faenza, sabato 26-2 a Faenza, dalle 14.30 alle 16.30, in Piazza del Popolo, si svolgerà un'assemblea popolare sitin per la pace e contro ogni discriminazione, organizzato dal gruppo spontaneo "Ecopacifisti contro il Green Pass". Parteciperanno Francesco Fantuzzi II, attivista ecologista e autore di Dentro la zona rossa, ed il gruppo di musica popolare Föla Prosaica, con Enrico Orbettino D'Eusebio e Andrea Missiroli. Microfono libero agli interventi. Portate le bandiere della pace! Da una crisi all'altra: stiamo uscendo dalla pandemia, con una società a brandelli, lacerata e divisa, e già ci troviamo con una guerra dalle proporzioni spaventose alle porte d'Europa. In questi due anni, come scrivono i Familiari delle Vittime del Covid, in una recente lettera a Mattarella e Draghi "i provvedimenti che sono stati adottati dalle istituzioni hanno esacerbato insofferenza, intolle

Appello per la pace in Ucraina

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A forza di soffiare sul fuoco, il fuoco si è acceso. Una guerra nel bel mezzo dell'Europa è appena iniziata.  Come "Ecopacifisti contro il Green Pass", ci appelliamo per la pace e aderiamo  alla Cam pagna di mobilitazione contro le minacce di guerra in Ucraina e per la costituzione di comitati per la pace a livello locale. La crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare in un confronto nucleare. Contro l'escalation militare è importante mobilitarsi perché l'Italia e l’ONU svolgano un ruolo di disten sione in questo difficile momento.  Sosteniamo le iniziative di pace che facciano sentire la voce di chi ripudia la guerra, così come recita l'articolo 11 della Costituzione Italiana. Con questa adesione esprimiamo la volontà di collaborare alle attività contro la guerra e di partecipare alla costituzione di un comitato per la pace a livello locale. Hanno già aderito: Lucca p

Sciopero della fame contro ogni discriminazione

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Da Pressenza In questo lungo inverno dei diritti, oltre alla disobbedienza agli ordini ingiusti, sempre più cittadini stanno portando avanti scioperi della fame: ha iniziato il 31 dicembre Davide Tutino, professore di liceo a Roma, sospeso perché non vaccinato (ma guarito da un anno), poi a staffetta il prof Saverio Mauro Tassi, Diego Zannoli, Luigi Magli.  A loro si sono uniti un nutrito gruppo di scrittori, giornalisti, pedagogisti, operatori sanitari: Carlo Cuppini, Paola Olivieri, Licia Coppo, Sergio Porta, Antonella Marsilia, Luca Cellini e tanti altri in solidarietà, tra cui Alberto Cantoni e Donatella Campai, Ivan Crico. Scioperi portati avanti con mitezza e determinazione, con la vera forza della nonviolenza. Una staffetta di persone vaccinate e non, che andrà avanti fino al 31 marzo. Ognuno digiuna finché può. Chi 10 giorni, chi 24 ore, ma quel che conta è il messaggio: basta discriminazioni! Questa la lettera scritta all’inizio dello sciopero della fame iniziato   Domenica 1

Il Consiglio d'Europa contro obbligo vaccinale e green pass: discriminatorio e antiscientifico!

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Il Consiglio d'Europa (organizzazione con sede a Strasburgo, distinta dall'UE, istituita nel 1949 dalla Convenzione europea dei diritti umani, con 47 paesi firmatari tra cui l'Italia) ha bocciato a larga maggioranza l'utilizzo degli obblighi vaccinali o delle certificazioni per punire i non vaccinati. Nel Rapporto gennaio 2022, VACCINI COVID 19: QUESTIONI ETICHE LEGALI E PRATICHE del Consiglio d'Europa, si invitano i paesi che l’hanno messo in atto, tra cui l’Italia, a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole” e a “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”. Inoltre si sottolinea che "il passaporto vaccinale è contrario alla scienza" in assenza di dati sull'efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità e sulla durata dell'immunità acquisita da vaccino. Il voto, seppur privo di carattere vincolante, scredita di fatto i decreti dell'esecutivo Draghi volti testualmente alla prevenzione del vir

Abbiamo iniziato a credere e abbiamo rinunciato a pensare. Riflessione di Lorenzo Poli

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  Il senso comune oggi è più inebriato di quanto già lo fosse gli anni scorsi. La gente ha re-iniziato a delegare ad altri ciò che potrebbe riflettere, ciò che potrebbe pensare razionalmente e criticamente. La gente ha re-iniziato a fidarsi, a credere ciecamente nelle istituzioni ed è bastato un linguaggio della paura per colmare questo vuoto che ormai si stava consolidando negli ultimi dieci anni. Tutto ciò impedisce qualsiasi ragionamento ed attiva meccanismi di delegittimazione in partenza, narrazioni ed argomentazioni ad hominem e di autorità che forse, fino a cinque anni fa, sarebbero stati impensabili.  C'è ancora gente che non pensa e che purtroppo scrive versioni stereotipate. C'è gente che crede ancora:   - che i non-vaccinati siano ignoranti, di destra, non istruiti, con la terza media, fascisti, in preda a convinzioni - che il vaccino Novavax convincera' i non-vaccinati  - che non ci sia un numero di casi consistenti di reazioni avverse rispetto a tutti gli altri